Blefarocalasi

Palpebre cadenti, borse sotto agli occhi e occhiaie ed avere un’espressione più giovane e riposata, una tecnica efficace è l’intervento chirurgico di blefaroplastica. Gli effetti della blefaroplastica sono infatti permanenti e l’intervento dona un’ immagine più armoniosa, riposata e giovane al viso.

Le incisioni della blefaroplastica risultano pressoché invisibili. Per quanto riguarda il problema delle cosiddette palpebre cadenti, occorre fare una iniziale distinzione tra blefarocalasi e ptosi palpebrale.

PALPEBRE CADENTI-BLEFAROCALASI E PTOSI PALPEBRALE: mentre per ptosi palpebrale si intende una patologia in cui il muscolo elevatore della palpebra perde la capacità di sollevare la palpebra superiore, con blefarocalasi si intende un rilassamento della cute della palpebra superiore che pende in conseguenza di una atrofia dei tessuti, delle fibre elastiche e del collagene. Quindi, nella blefarocalasi, non c’è un deficit funzionale nel sollevare la palpebra poiché il muscolo elevatore della palpebra è integro. La blefarocalasi si manifesta indifferentemente sia nell’ uomo che nella donna.

TRATTAMENTO CHIRURGICO DELLE OCCHIAIE E TRATTAMENTO CON LIPOFILLING O LIPOSTRUTTURA
L’ intervento di blefaroplastica può essere associato anche il trattamento delle cosiddette occhiaie, presenti sia negli uomini che nelle donne, che possono manifestarsi sia in età giovanile che, più frequentemente, dopo i 40 anni. Si presentano come un antiestetico alone scuro inferiormente alla palpebra inferiore dovuto sia alla conformazione anatomica della regione palpebrale (cute, grasso, osso) che al processo di invecchiamento di questi stessi tessuti. Il trattamento può essere sia chirurgico che, nei casi più lievi, mediante lipofilling o lipostruttura.

In breve per blefarocalasi, in campo medico-oculistico, si intende un rilassamento anormale della cute relativa alla palpebra superiore associata a una perdita della sua tonicità (detta lassità). Ciò può provocare fastidi visivi alla persona, fino ad arrivare alla copertura della pupilla, riducendo il campo visivo. La sua gravità può variare, ma soltanto le forme più gravi necessitano di trattamento; viceversa, quelle più lievi comportano solo problemi di carattere estetico.

Principalmente riguarda persone di entrambo i sessi di età avanzata, tra i 45 e i 85 anni, la causa principale è da attribuirsi a un’atrofia tissutale legata all’invecchiamento.

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